22 Ottobre 2007 di Mezzapelle Vito
I Cabernet hanno un origine assai antica ma incerta come zona geografica. Il Cabernet sarebbe l’antico ceppo della Biturica che si è conservata a Bordeaux anche con il sinonimo di “Verdure” (tale termine deriva dalla contrazione di “vigne dure” e starebbe ad indicare la durezza del tralccio).
Plinio nel 71 d.C., riferisce che a Bordeaux esistevano vigneti piantati dalla tribù dei Biturigi e quindi la vite coltivata fu chiamata “Vitis Biturica”; Columella sostiene che la “Vitis Biturica” altro non era che la “Balisca” varietà proveniente dall’Epiro; sarebbe Durazzo, in Albania il luogo d’origine della Balisca.
Dalla Balisca dovrebbe discendere la famiglia varietale dei Carmeneres o Carmenets, comprendente il Cabernet Sauvignon, il Cabernet Franc, il Merlot, il Petit Verdot. Columella sapeva che diverse province romane dell’Iberia (Spagna) coltivavano la Balisca ed in particolare anche nella Rioja, assai vicina alla zona di Bordeaux, che avrebbe asportato la varietà ancestrale in Gironda.
DESCRIZIONE AMPELOGRAFICA
– Germoglio 10-30 cm. Apice espanso, cotonoso, bianco-giallastro con intense sfumature rosato vinose.
Foglie apicali: spiegate, lanuginose e rosa.vinose la prima e la seconda, aracnoidea e bronzata la terza, superiormente; lanuginose cotonose e biancastre inferiormente, con tmento che via via dirada; pentalobate e dalla seconda in poi, con seni profondi e sempre chiusi.
Foglioline basali: spiegate, aracnoidee sulla pagina superiore, leggermente la rugginose su quella inferiore; pentalobate e con seni chiusi. Asse del germoglio curvo, verde, leggermente bronzato alla base, aracnoideo.
– Foglia adulta. Di media grandezza, pentagonale, pentalobata, con i cinque seni chiusi e i bordi sovrapposti; pagina superiore glabra, di colore verde scuro, opaca; pagina inferiore aracnoidea e di colore verde chiaro; lembo piegato a coppa, lobi leggermente contorti.
– Grappolo. Piccolo (lungo 14 cm), cilindro-piramidale, spesso con un’ala molto pronunciata, un po’ compatto; peduncolo visibile, semilegnoso, grosso, verde la parte non significata.
Acino medio (diametro 13,5 mm), sferoide, ombelico persistente; buccia spessa, consistente e molto pruinosa, di colore blu-nero; polpa un po’ carnosa, di sapore dolce e leggermente erbaceo. Vinaccioli 2-3 per acino, piriformi con becco grosso, di media grandezza.
ATTITUDINI AGRONOMICHE
Vigoria
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Ottima |
Produzione |
Medio-bassa, costante; in terreni fertili o su soggetti troppo vigorosi non produce bene |
Produzione del 1° germoglio fruttifero |
Sul 1° nodo, anche le gemme di corona sono fertili |
Infiorescenze per germoglio |
2 |
Fertilità delle femminelle |
Scarsa |
Potatura |
Si adatta sia alla potatura mista (guyot) che a quella corta (cordone speronato). Da preferire il cordone speronato per l’uniformità di maturazione dell’uva. |
Affinità d’innesto |
Compatibile con i portainnesti più diffusi in uso in Sicilia |
Suscettibilità alle avversità |
Il vitigno è mediamente sensibile alla Peronospora, resistente alla botrite e sensibile all’oidio; la varietà può risultare sensibile al disseccamento del rachide pertanto è necessario un controllo del rapporto K/Mg nel suolo. |
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