Alberate Campane

23 Febbraio 2008 di Mezzapelle Vito


Sample ImageCostituiscono un gruppo di sistemi di allevamento e potatura della vite tipicamente italiani, essendo pressoché sconosciuti negli altri paesi viticoli (fatta eccezione d’una zona settentrionale del Portogallo). Da noi sono antichissimi, ed erano già largamente usati dai latini (che li chiamavano Vites arbustivae)…

Nella parte della Campania che dal Volturno va verso Napoli (Agro Aversano) sono in uso da tempo antichissimo delle alberate di straordinarie dimensioni, caratterizzate dal presentare come tutori pioppi altissimi, sui quali le viti si dispongono in festoni sovrapposti fino a 10-12 e più metri da terra.

I pioppi (che raggiungono anche 20 e più metri di altezza) presentano 2-3 branche molto allungate, sulle quali si lascvia poca fronda con una potatura annuale.

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Le viti (in gruppi di 2 a 5) vengono nei primi anni portate all’altezza di 5-8 m lungo il tronco dei pioppi, mentre i tralci e i germogli s’arrampicano fino in cima al tutore.

Con la potatura di produzione le branche delle viti vengono legate e piegate a varie altezze, e i loro tralci si speronano. Tali branche si chiamano volgarmente “pendici”: esse portano tralci, detti “correnti”, dai quali escono i germogli fruttiferi.

La potatura normalmente consiste nel raccorciare e distribuire uniformemente i tralci sviluppati sulle “pendici”, asportando le parti invecchiate o disseccate, e raccorciando i “correnti”.

In sostanza: si ha una potatura di ringiovanimento ed una a più lunghi intervalli. Con quest’ultima si eliminano le branche di 3 anni.

È un sistema questo che si giustifica solo con l’eccezionale feracità e freschezza del suolo di quella plaga, che consente uno sfruttamento intensissimo del terreno, con svariate colture contemporanee erbacee e legnose.

 


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